non c'è niente da dire...c'è solo da essere, c'è solo da vivere
"La sommatoria e l'autonomia di ogni singola voce trovano nella nostra epoca, disgregatrice di qualunque senso ultimo, una potente espressione. La perdita dei confini tra architettura, arte, comunicazione e grafica è in nome di una "Democratica Anarchia" dove l'infinita variazione di azioni e pensieri individuali rende inaccettabile ogni Critica unificante.
Qui, dunque, è assolutamente impossibile fornire una proposta di resoconto o di valutazione.
Alle immagini lo spunto di riflessione ... al costruito la comprensione del Cit.
antonioscala_way to think
"… al centro di tutta l'opera c’e’ l’uomo o “uomo potenziale”.
Affascinato da tutto quel che e’ scintilla, motore, forza propulsiva, quindi l’idea, il pensiero, anima motrix.
Più consono parlare di produzione piuttosto che di ricerca in quanto è evidente che troppo spesso si celi dietro questa parola un incolonnamento vertiginoso di “non sensi”, o anche perchè credo che alla base di una ricerca ci sia una analisi remota in funzione della proposizione del “nuovo” che troppo spesso sembra tener conto esclusivamente del mezzo tecnico.
Nel mio caso specifico c'è la volontà di sottolineare, magari con un linguaggio strettamente personale, aspetti e condizioni che caratterizzano da sempre il fare di chi e’ riuscito a esistere con le idee oltre il trapasso del corpo.
E’ chiaro quale possa essere il rapporto con la morte, con il tempo, che sempre più spesso sono sinonimi soprattutto nel cyberspazio contemporaneo, in un contesto di iper-dinamicità comunicativa che paradossalmente finisce con l’annullare qualsiasi processo di metabolizzazione socio-culturale.
In questo habitat quindi, ha ancora più significato la potenza dell’idea che prescinde da tempo e spazio ed è perpetua come le ore, costante come le onde e attuale come l’attimo che sta per venire.
Quindi se è ricerca, lo è perché è lo stesso argomento di analisi che continuamente si rinnova...
“la morte corporea è vinta da chi s’innalza alla contemplazione universale attraverso la speculazione dell’intelletto” (G. Cavalcanti)
Allora le idee che possono o che hanno cambiato il mondo sono già nell'aria, forse sono come le farfalle, tutte simili ma tutte diverse tra loro, e di tanto in tanto si posano su tele, blocchi di marmo, fogli bianchi… e informano le menti saturnine che durante la rincorsa a mercurio, ne tirano fuori le opere eterne.
Niente di più sublime quindi della poetica del “non finito” di Michelangelo, ripresa in qualche modo in chiave letteraria da Calvino in una delle sue “lezioni americane” (la leggerezza).
…questi più o meno i punti fermi che mi accompagnano, i quali mescolandosi vicendevolmente, talvolta amalgamati da nuovi temporanei ingredienti, danno vita alla mia opera."
antonioscala_picture from events
antonioscala_short bio
Nato a San Paolo Belsito nel 1975,completa nel 2002 gli studi in architettura con laboratorio di sintesi in design industriale.
Nel 2004 vincitore di borsa di studio per master in “Riqualificazione ambientale e urbana delle aree metropolitane per lo sviluppo sostenibile”, presso la facoltà di architettura dell’università Federico II di Napoli.
dal 2004 collabora come free lance e contemporaneamente svolge attività da libero professionista nell’interior design, furniture design, grafica e organizzazione di eventi artistico-culturali
Nel 2005 collabora con Viabizzuno per gli eventi espositivi dieuroluce al salone del mobile di Milano e installazione nel “fuorisalone”
Dal dicembre 2005 al 2007 vive e lavora costantemente a New York, come architetto e Object designer e contemporaneamente è impegnato in ambito accademico per la realizzazione di un progetto editoriale relativo alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano.
I suoi interessi spaziano dall'architettura al product design, dall'interior design alla grafica e non ultimo la pittura e la scultura.
Dagli inizi degli anni 90 è attivo nel campo artistico con numerose mostre e riconoscimenti.
Nel 2004 è selezionato per partecipare alla prima edizione della Biennale d’Arte dell’Unità d’Italia presso la Reggia di Caserta, una esperienza che lo porterà alla direzione del museo delle arti dellàunità d’italia (teano) al capo del quale organizzerà la successiva biennale del 2008, a partire dalla comunicazione fino agli allestimnti e selezione degli artisti. Esperienza che si ripeterà, dopo la chisura del rapporto con il MAUI, a Salsomaggiore terme in occasione della mostra evento “castadiva”, della quale Antonio Scala, cura immagine comunicazione e allestimenti.
In veste di organizzatore e direttore tecnico/scientifico nonché di progettista di grafica e allestimenti, si ripete ancora nel 2015 proponendo l'evento "Maleventum Contest" tenutosi Presso il Museo ARCOS di Benevento.
Nel frattempo, dopo il progetto di “openstudio” SPAZIO27, fonda il suo studio “spacelessdesignnetwork”: un nonluogo di interscambio culturale e di progetti artistici, culurali, architettonici e grafici.
Contemporaneamente inizia una breve collaborazione con il periodico di arte e cultura V.O.G.U.T. 5, per il quale scrive alcuni articoli. Successivante partecipa come critico d’arte a piccole manifestazioni o eventi artistici.
Atualmente lavora tra Roma e Napoli ed è membro della commissione integrata dl comune di San Paolo Bel Sito come esperto nella tutela del patrimonio artistico culturale, oltre a contiuare l’attività dello “spacelessdesignnetwork” e a proseguire nella sua ricerca artistica.